Come persone altamente sensibili, in generale, siamo degli ottimi amici. Siamo affidabili, sinceri e abbiamo molta cura delle relazioni.
Siamo inoltre molto empatici e molto presenti: in caso di una richiesta di aiuto siamo i primi a correre per offrire un supporto.
Questa empatia spiccata ci consente di comprendere i sentimenti ed i bisogni altrui, sappiamo ascoltare e osservare il linguaggio del corpo.
E allora dov’è la fregatura?
Questo nostro essere molto presenti rappresenta per noi PAS una trappola poichè ci aspettiamo che gli altri facciano per noi lo stesso, dimenticandoci spesso che la maggior parte delle persone non è altamente sensibile.
L’amicizia per noi altamente sensibili è uno dei valori più alti e siamo assolutisti verso questo tipo di relazione, dando tanto agli altri mettendo noi stessi al secondo posto.
Essendo per noi l’amicizia un ideale così importante, spesso capita che non ottenendo ciò che ci aspettiamo dall’altro, finiamo per sentirci traditi o delusi.
Questo accade perchè spesso siamo noi per primi a non esprimere le nostre emozioni e inevitabilmente succede che l’altro, non ipersensibile, non arriva a comprendere il nostro stato d’animo interiore.
Tuttavia, possiamo apprezzare le persone che ci stanno accanto per quello che sono, prendere da ciascuno il meglio che possono offrire e condividere con amici diversi altrettante esperienze differenti.
La tipologia di amicizia ipersensibile
Da alcune testimonianze dirette con alcune PAS ecco spiegato bene lo stile di rapporto ipersensibile:
- Intensivo, profondo con poche persone,
- Mira alla profondità,
- Intollerante alla superficialità,
- Preferiamo un rapporto di amicizia uno a uno o in piccoli gruppi
Una domanda importante che dobbiamo sempre porci è:
Le persone con cui condividiamo il nostro tempo sono presenze positive o nocive per la nostra sensibilità?
Non dobbiamo aver paura di fare pulizia nei rapporti quando questi sono deleteri, mentre possiamo nutrire quelle amicizie che fanno tanto bene alla nostra sensibilità.